Sarebbe difficile, prima di aver letto questo splendido resoconto di viaggio, immaginare la bellezza delle foreste pluviali della Columbia Britannica, dei picchi innevati dei vulcani della penisola dell’Alaska, o dei poderosi ghiacciai che scendono dalle catene montuose della costa nord-occidentale del Canada fino a lambire l’oceano Pacifico, senza chiedersi perché una coppia di giovani e determinati ambientalisti abbia voluto percorrere, lungo l’arco di un intero anno e per di più a piedi, territori tanto aspri e ostili. Quattro stagioni trascorse nella natura selvaggia, da soli, in luoghi inviolati, dove il tempo ha una dimensione sconosciuta e ogni giorno è in gioco la sopravvivenza.
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